Un cambiamento strategico per Ducati, che affida la guida temporanea a Riccardo Savin durante il GP di Germania.
La notizia dell’assenza di Gigi Dall’Igna al Sachsenring ha sorpreso molti all’interno del circuito della MotoGP. L’appuntamento tedesco vedrà Riccardo Savin assumere un ruolo centrale nel team Ducati, guidando Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Questo cambiamento temporaneo solleva numerosi interrogativi sulla strategia della casa di Borgo Panigale, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Dall’Igna su Marquez e Bagnaia.
Strategie di Ducati senza Dall’Igna
Con l’assenza di Dall’Igna, Ducati si trova a dover fare affidamento su Savin per l’appuntamento del Sachsenring, uno dei circuiti più tecnicamente impegnativi del calendario. La scelta di lasciare il testimone a Savin non è casuale: la sua esperienza e profonda conoscenza delle dinamiche del team costituiscono una risorsa preziosa. Riccardo Savin, già noto per il suo approccio strategico e le sue capacità gestionali, ha ricevuto la fiducia di Ducati per continuare a mantenere alte le prestazioni della squadra durante questo evento chiave.
Il Ruolo di Marquez e Bagnaia
Marc Marquez, una delle ultime acquisizioni di spicco per Ducati, si trova al centro dell’attenzione in Germania, dove le aspettative sono altissime. L’accordo con Marquez è stato giustificato da Dall’Igna come una scelta per rafforzare ulteriormente il team con uno dei piloti più capaci del circuito. Allo stesso tempo, Pecco Bagnaia, fresco di una prestazione convincente ad Assen, affronta la sfida del Sachsenring con l’obiettivo di consolidare la sua posizione tra i leader del campionato. Bagnaia stesso, pur esprimendo qualche perplessità, ha comunque mostrato fiducia nel nuovo assetto del team.
Dichiarazioni di Dall’Igna su Assen
In una recente intervista a seguito del GP di Assen, Dall’Igna ha espresso la sua soddisfazione per la performance di Bagnaia, definendo la sua gara “grande”. Ha anche sottolineato l’importanza della decisione di avere Marquez in squadra, descrivendolo come uno dei “due piloti più forti” nel panorama della MotoGP. Queste dichiarazioni riflettono la convinzione che, nonostante le sfide, Ducati possa continuare a competere ad alto livello, anche con temporanei cambiamenti nella leadership tecnica.