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Lollobrigida contro i dazi USA: la strategia della bresaola

Lollobrigida contro i dazi USA: la strategia della bresaola
Photo by stux – Pixabay
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Il ministro Lollobrigida propone una soluzione innovativa per aggirare i dazi americani: produrre bresaola con carne statunitense e venderla negli USA.

Nel contesto delle tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, il ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, ha avanzato un’idea inedita per rispondere all’imposizione dei dazi statunitensi su prodotti alimentari europei. La proposta consiste nel produrre bresaola utilizzando carne statunitense, rendendo così possibile la distribuzione del celebre prodotto italiano senza incorrere in tariffe aggiuntive. Un approccio che mira a coniugare la tradizione italiana con le esigenze del mercato internazionale.

Un contesto di scontro commerciale

Negli ultimi anni, le relazioni commerciali tra USA e Unione Europea hanno subito alterazioni significative, dovute in parte a politiche protezionistiche applicate dall’amministrazione Trump. Tra i prodotti colpiti dai dazi vi erano numerosi alimenti iconici del patrimonio gastronomico italiano, inclusi formaggi e salumi. Questo ha spinto i produttori italiani a cercare soluzioni creative per mantenere l’accesso al mercato nordamericano, esplorando vie che permettano di aggirare gli ostacoli tariffari imposti dal governo statunitense.

Lollobrigida: creatività al servizio dell’export

La proposta del ministro Lollobrigida si inserisce in questo contesto come un esempio di creatività strategica nell’export agroalimentare. Produrre bresaola utilizzando carne proveniente dagli Stati Uniti permette di sfruttare l’assenza di dazi sui prodotti locali, trasformando un ostacolo in un’opportunità commerciale. L’idea non solo preserva il know-how italiano nella lavorazione dei salumi, ma potrebbe anche rafforzare la presenza dei marchi italiani nei supermercati americani, promuovendo un nuovo modello di cooperazione transatlantica nell’agroalimentare.

La risposta dei produttori italiani

I produttori italiani hanno accolto la proposta con interesse ma anche con cautela. Se da un lato l’iniziativa di Lollobrigida promette di mantenere viva la filiera della bresaola nel mercato statunitense, dall’altro solleva interrogativi su come conciliare la qualità tradizionale della bresaola italiana con l’utilizzo di materie prime non locali. Mantenere gli standard elevati e la consistenza del prodotto sarà essenziale per preservare l’identità del prodotto Made in Italy e garantire il successo dell’iniziativa sui mercati internazionali.